Ogni buona costruzione ha delle forti fondamenta e ogni buon blog ha, al suo interno, dei pillar articles. Di cosa si tratta? Il termine ‘pillar’ significa ‘colonna’, e i pillar articles sono le colonne portanti del nostro blog. Si tratta di articoli che si propongono di sostenere il blog e di strutturarlo, di esserne le forti basi dalle quali si diramano post meno forti e più leggeri, più corti e meno completi.
Il pillar article nella storia
Anche se a qualcuno può sembrare strano, anche il web writing ha una storia, seppur sia un mestiere giovane. Si tratta, infatti, di un lavoro contemporaneo, che si sta sviluppando sempre più e che affonda le sue radici nel SEO. Le teorie cambiano, ogni giorno e alla velocità della luce, per questo motivo noi di ScrittoinBella amiamo fissare i punti fermi della scrittura web e approfondire la realtà di tutti i giorni, misurandoci con il lavoro e con i risultati che otteniamo.
Il pillar article è la base del lavoro, è una tipologia di articolo che non può mancare in nessun blog e che è stata terrorizzata nel 2006 da Yaro Starak, nel suo storico articolo 10 Techniques for Finding Blog Readers. Nel suo articolo, lo studioso descriveva il pillar article come un tutorial, come una base ‘buona per sempre’ che doveva essere lunga almeno 500 parole. Al di la della lunghezza che rivela la propensione alla ‘sostanza’, Starak concludeva la sua definizione con l’assunto ‘Più Pillar Article hai sul tuo blog, e meglio è.‘
Perché questa presa di posizione? Nel 2006 non c’erano gli algoritmi di Google attuali, che si propongono di eliminare i contenuti spazzatura e di donare valore ai blog che lavorano seriamente nella rete. Penguin ha stabilito che Google andrà a valutare attivamente chi scrive bene, chi offre informazione reale agli utenti e chi usa il suo tempo per informare e acculturare le persone. Il pillar article merita quindi di essere rivisto in chiave moderna, perché nella nostra realtà si tratta di un’informazione completa e che merita di essere attuata da chi gestisce un blog e vuole emergere sui motori di ricerca.
Non solo, perché il pillar article è sinonimo di impegno, di buona informazione e di buona volontà, è la dimostrazione che il blog è fatto per gli utenti e questa caratteristica aGoogle piace, eccome.
Pillar article: le caratteristiche tecniche
Il pillar article vanta delle caratteristiche che meritano di essere approfondite:
- non è legato ad un evento o a una news: il pillar è un articolo di approfondimento che può essere buono oggi così come fra tre anni. La riprova può essere ricercata nello stesso motore di ricerca. Vi è mai capitato di cercare un qualcosa e di trovare un sito che ne parla benissimo, posizionato nei primi posti di Google? Molto bene, avete mai controllato la data di pubblicazione di questo articolo? Potreste rimanere esterrefatti nello scoprire che si tratta di un post datato anche 2012 o 2013, quindi vecchietto, considerando la natura veloce della rete nel nostro presente. Ecco dimostrato il successone dei pillar articles, scritti lunghi e strutturati, quindi ben intesi dal motore di ricerca che li ha premiati e fatti salire ai vertici;
- si posiziona bene naturalmente: grazie alla sua natura di approfondimento, il pillar article riceve visite e quindi si posiziona bene nei motori. Cosa può fare un bravo blogger? Selezionare gli articoli che hanno questa natura e metterli in evidenza nel proprio blog. In questo modo aumenteranno le visite e i post avranno più successo, incrementando le visite complessive al blog;
- merita riflessione: il pillar article non può essere una rielaborazione, ma deve essere un contenuto di qualità, unico e originale. Difficile da fare in un’epoca dove tutto o quasi è già stato scritto, ma la natura del pillar article è di approfondimento, quindi è opportuno impegnarsi e aggiungere contenuto, buono e ricercato, non annoiare chi legge e cercare di offrire ‘qualcosina in più’;.
Pillar article: da dove cominciare
Da dove cominciamo a scrivere un buon pillar article? Vediamo passo per passo come dobbiamo comportarci in questa occasione:
- cerchiamo un argomento speciale: se vogliamo redarre un pillar article su quanto sono belle le scarpe rosse con il tacco potremmo avere vita dura, ma non se sfumiamo l’argomento e parliamo di quanto sono belle le scarpe rosse con il tacco di velluto. Dobbiamo essere realisti, non dobbiamo sfidare la realtà, ma farcela amica. Individuando un buon argomento abbiamo, infatti, la possibilità di emergere e di portare il nostro blog a buoni livelli, senza disperarci perché il pillar article che abbiamo scritto non si ‘fa vedere’;
- aggiorniamo: le scarpe rosse con il tacco di velluto son un modello abbastanza classico, ma se un anno scoppia il trend, allora è il caso di aggiornare il nostro pillar article, inserendo informazioni nuove e fresche, attinenti all’argomento, ma in linea con la realtà che stiamo vivendo;
- curiamo la leggibilità: una volta scritto, il pillar article merita di essere letto e riletto. Per che motivo? Perché deve essere fluido e facilmente leggibile. Solo in questo modo sarà un vero pillar article, un pilastro bello e buono che andrà a sorreggere nel corso del tempo il nostro blog. Per fare questo cerchiamo di seguire una struttura chiara, impieghiamo i bullet , introduciamo gli argomenti usando i sottotitoli, mettiamoci dentro delle immagini creative e scegliamo di introdurre anchor text interessanti.
- poniamoci delle domande: quando abbiamo completato la stesura del nostro pillar article facciamoci delle domande:
- è piacevole?
- offre contenuti?
- regala un reale approfondimento?
- abbiamo aggiunto qualcosina in più rispetto agli altri articoli presenti in rete?
Se la riposta è positiva non ci resta che completare il post, scrivere una buona call to action e pubblicare, attendere i risultati e monitorarli, quindi scrivere altri pillar articles per rimpolpare il nostro blog, nutrendolo di contenuti che verranno sicuramente adorati dai motori di ricerca.
Non siamo ancora convinti? Quello che abbiamo appena scritto è, in un certo senso un pillar article, perché si è occupato di spiegare con cura questa tipologia di articolo, ha offerto dell’informazione pura e non ha lesinato sulla quantità di parole. L’articolo è completo e speriamo non stancante, è un articolo buono per sempre e che spiega per bene al lettore di cosa stiamo parlando.
La canzone che accompagna la stesura del pillar article è Il Cielo in una Stanza di Gino Paoli