Qualcuno lo chiama piano editoriale, altri calendario editoriale. Noi di ScrittoinBella amiamo il termine calendario editoriale perché ci riporta un po’ alle origini del nostro lavoro, l’editoria dalla quale proveniamo. Al di là dei termini, il calendario editoriale è uno strumento indispensabile per chi lavora nei blog e fa il mestiere di web writer.
Le ragioni sono molte, perché il calendario editoriale è un po’ la base del lavoro, è lo schema che permette a chi gestisce un sito o un blog di stabilire le uscite degli articoli, gli argomenti, le categorie e le chiavi di ricerca.
Il calendario editoriale permette inoltre di pianificare con precisione i mesi di lavoro. Grazie a questo strumento, siamo in grado di coprire le categorie stabilite, lasciando sempre un po’ di spazio per le novità dell’ultima ora, ma fissando con cura i concetti che devono essere passati dal blog.
Calendario editoriale e regola S.M.A.R.T. di cosa si tratta?
Il calendario editoriale focalizza due aspetti fondamentali del lavoro, ovvero stabilisce chi siamo e quali sono i nostri obiettivi. Dove voglio arrivare con il mio blog? Di cosa voglio parlare? Come voglio scaldare i miei utenti per convertirli in clienti? Queste domande sono la base del calendario editoriale e lo strumento può risultare utile ed efficace se risponde alla regola S.M.A.R.T.
- S Specific: l’obiettivo deve essere chiaro fin dal primo momento e mai campato per aria. Non basta promettersi di diventare i migliori, ma fissare uno scopo chiaro e veritiero mese per mese;
- M Measurable: il blog è misurabile e, da questa misurazione, è possibile correggere il tiro, ma anche enfatizzare argomenti che hanno avuto successo, tracciare categorie di lettori e fissare il target complessivo degli utenti;
- A Achievable: il blog deve essere raggiungibile e questo scopo si ottiene con un sistema di intelligente SEO Organica, nonché con la corretta gestione die canali social, con il buon web marketing e con la costanza di scrivere con cadenza puntuale;
- R Realistic: il blog deve avere un obiettivo realistico e il calendario editoriale deve muoversi attorno ad esso. Può trattarsi del raggiungimento di un certo numero di lettori o della volontà di sviluppare nel corso del mese un argomento che, secondo ricerche, dimostra di possedere un buon potenziale;
- T Time-bound: il time bound è la scadenza temporale che un bravo blogger e web writer deve darsi. Può trattarsi di un incremento del 5% in tre mesi o di prospettive diverse, variabili a seconda dei mezzi e delle volontà del committente o della gestione interna del blog aziendale.
Calendario editoriale: dalla pianificazione al monitoraggio
Chi si trova a scrivere post per diversi clienti, ma anche chi desidera gestire il proprio calendario editoriale in autonomia ha bisogno di ordine. Il piano editoriale è strutturato e lo affronteremo nei prossimi post, ma è interessante notare che può trasformarsi da indispensabile strumento di lavoro a utile report. In che modo?
A distanza di mesi, il calendario può diventare il report del lavoro svolto in un certo periodo di tempo, la scheda che aiuta a non ripetere gli argomenti e ad avere sotto mano una chiara analisi delle chiavi di ricerca impiegate. Confrontando il calendario editoriale con i risultati di Analytics si possono quindi trarre delle considerazioni importanti sul lavoro svolto e procedere nella direzione scelta oppure ‘tarare’ la scrittura e la strategia di pubblicazione in base ai risultati ottenuti.
La canzone adatta per pensare al calendario editoriale é Papillon Editors